Certe volte è meglio non chiedere troppi pareri a chi ha già visto un paese. Certe volte è meglio documentarsi solo quel tanto che basta e poi scoprire il resto da soli, sul posto.
Perché l’aspettativa, quella è una brutta roba. Che se poi la tua era bassa, rimani sorpreso. Ma se la tua era alta…
L’Havana.
Un paese di contraddizioni. Questa è la grande verità della sulla Lonely Planet. Che, per il resto, non è servita a nulla. Un paese che cambia così tanto, ogni giorno, non può essere raccontato su una guida che vale 2 anni.
Cuba, sorriso malinconico e un sound nelle orecchie.
Per una vacanza all’insegna del No Problem, l’arcipelago delle Grandi Antille offre tutto il meglio del divertimento e del relax al sole caraibico. Dalla splendida Negril alle spettacolari Dunn’s River Falls, l’attrazione più nota dell’intero Paese
Mare caraibico, spiagge candide orlate di palme, foreste tropicali, tramonti rosseggianti, rum e reggae. Sono gli ingredienti di una vacanza in Giamaica, all’insegna del No Problem, l’immancabile motto degli abitanti dell’isola. A cominciare da Negril, nata sulla Seven Miles Beach, quasi 11 chilometri di rena immacolata lambita da acqua turchese. È la maggiore località turistica del Paese, con una buona scelta di accoglienza e divertimento. Come i ristorantini sulla spiaggia, con lidi privati dove prendere il sole e ascoltare musica. Il posto del rito del tramonto è Rick’s Café(West End Road, tel. 001876.9570380), sulla parte della scogliera. È turistico, come indica la gran quantità di pulmini e di venditori locali che affollano il parcheggio, ma d’effetto: si guarda il sole tuffarsi nell’Oceano e si beve rum punch a suon di reggae, mentre i ragazzi si arrampicano sugli alberi vicini e si tuffano tra le onde da altezze incredibili. Un’altra delle pittoresche spiagge di Negril è Bloody Bay, straordinario spazio naturale. Qui c’è il Clubhotel Riu Negril, autentica oasi di tranquillità, davanti alla sabbia bianca e al mare turchese, un angolo accessibile solo agli ospiti dell’albergo. È un vero All Inclusive con molti servizi e una ricca scelta di attività da fare.
Altra meta da non perdere, i 180 metri di scalini calcarei che scendono verso una piccola spiaggia formando ripide cascate e piccoli pozze. Sono le Dunn’s River Falls, a pochi chilometri da Ocho Rios, forse l’attrazione più nota dell’intero Paese, immortalata in un famoso film di James Bond, Dr. No, con Ursula Andress. Il gioco è percorrerle al contrario, in salita, con l’aiuto di una guida locale che aiuta a superare i passaggi più difficili e gli inevitabili idromassaggi. Alla sosta gourmet a Ocho Rios ci pensa Evita’s Italian Restaurant(tel. 001876.9742333), sulla collina, tra la vegetazione lussureggiante. In una casa di fine ?800 con tanto legno e fotografie di ospiti famosi, propone una cucina jam fusion creativa, liberamente ispirata al Nord Italia. Altro set di un film bondiano, Vivi e lascia morire, sono le Green Grotto Caves, sistema sotterraneo di stalattiti, stalagmiti e un laghetto. Non lontano, c’è il buen rifugio del Gran Bahia Principe Giamaica, elegante complesso in stile vittoriano, circondato da tre piscine che si allungano come laghi. Ha camere spaziose e accoglienti, e una ricca scelta sia gastronomica, sia di attività.
Dalla spiaggia finissima di Puerto Morelos alla famosa Zicatela di Puerto Escondido. Con la sua onda tubolare alta più di sei metri. Ecco i lungomare più belli scelti da DoveViaggi.it
di Massimiliano Jattoni Dall’Asén
Località di mare come Playa del Carmen, Puerto Vallarta, Cozumel, Cancun e Cabos San Lucas sono le classiche mete vacanziere messicane, caratterizzate da un mare cristallino, barriera corallina e bianche distese di sabbia dove sorseggiare un drink al tramonto. Ma sono necessariamente le più belle? Ecco le cinque spiagge messicane che meritano di essere visitate secondo la redazione di DoveViaggi.it.
Tulum. È senza ombra di dubbio una delle più belle spiagge del continente americano (inserita anche dal New York Times nella sua top ten): sabbia bianca, mare dal tipico azzurro caraibico e alcune pittoresche rovine Maya che si affacciano sulla sabbia. La sua barriera corallina è seconda al mondo per grandezza. Per raggiungerla occorre percorrere (da Cancun per 130 km) la carretera 307.
Playa del Carmen. Sosta obbligata per il divertimento e lo shopping, Playa del Carmen è la spiaggia mondana del Messico. Ma anche se locali e bar affollano il lungo mare, la spiaggia è lunga, bianchissima e dal fondale basso nel quale camminare tranquillamente. Vicinissime le città-fortezza di Tulum e Cobá, dove l’antica civiltà maya costruì i suoi maestosi templi. Proprio a Playa del Carmen ci sono alcune delle migliori strutture del Messico, ideali per una vacanza di relax in coppia o con la famiglia. Vera occasione il Viva Wyndham Maya, resort a 4 stelle con camere ampie, due piscine e sette ristoranti mentre per un buon rapporto qualità/prezzo c’è il Sandos Caracol Eco Resort&Spa. Chi ama la natura scelga il Barcelo Maya Beach, a circa 25 km da Playa del Carmen: è circondato da un parco naturale di 500.000 metri quadrati e si affaccia su una delle più belle spiagge bianche della Riviera Maya.
Puerto Morelos. Piccolo villaggio di pescatori e graziosa località balneare tra Cancun e Playa del Carmen. La sua spiaggia di sabbia fine è un vero paradiso. Il mare è pulito e l’acqua è calda, ma il plus è dato dalla splendida barriera corallina a soli 500 metri dalla costa. Perfetta per snorkeling e immersioni.
Puerto Escondido. Chi non conosce questa famosa località, nello Stato di Oaxaca, forse la migliore di tutto il Messico? Qui arrivano surfisti da tutto il mondo per il mexican pipeline, un’onda tubolare che supera i sei metri d’altezza e s’infrange sui tre chilometri della celebre spiaggia di Zicatela, sede di molti prestigiosi campionati. L’acqua è turbolenta e per una nuotata più serena meglio spostarsi a Playa Carrizalillo o Playa Marinero, davanti al centro di Puerto Escondido.
Isla Mujeres. Furono gli spagnoli a chiamare questa piccola isola di soli 8 km di lunghezza “isola delle donne”, per via delle statue femminili trovate accanto al tempio dedicato alla dea della fecondità Ixchel. Il suo mare è ricco di sfamature e le spiagge migliori si trovano sulla costa meridionale: Playa Paraíso e Playa Lancheros, dove si trova la Fortezza Mundaca. Per gli amanti delle immersioni si organizzano escursioni alle grotte degli squali e al Reef di Manchones.
“Dios, Patria, Libertad”: sono queste le tre parole ricamate sulla bandiera della Repubblica Dominicana, Paese situato nei due terzi orientali della splendida Hispaniola, la seconda isola caraibica più grande delle Antille, dopo Cuba. La parte restante è, invece, della Repubblica di Haiti. Questa divisione rispecchia la spartizione politica del 1844, quando l’isola venne colonizzata a ovest dai Francesi e a est dagli Spagnoli.
A predominare sul paesaggio due colori: l’azzurro cristallino delle acque limpide del Mar dei Caraibi e il verde della rigogliosa flora esotica che cresce sulle imponenti catene montuose dell’isola e lungo i fiumi che formano spettacolari cascate. Le aree pianeggianti del Paese sono racchiuse tra le catene montuose settentrionali e la costa sudorientale, dove sorge la capitale Santo Domingo e dove si trovano le lunghe spiagge di sabbia bianchissima che rappresentano la maggiore attrattiva turistica del Paese. Ma, allontanandosi dalla costa, attraversando le grandi piantagioni dove si coltivano canna da zucchero, cacao, caffè e tabacco, c’è un’isola tutta da scoprire, fatta di interminabili foreste di mangrovie (sono ben nove i parchi nazionali, di cui uno sottomarino), baie nascoste, spiagge da sogno (dove si possono assistere ai rituali d’amore delle megattere) e una movida notturna frizzante e in continua evoluzione
Capitale
Santo Domingo è stata la prima città costruita da europei nel Nuovo Mondo. Al di là degli eleganti edifici coloniali, però, ha un’irrefrenabile anima caraibica che la rende vivace ed eccitante. A Santo Domingo c’è veramente tanto da fare e da vedere e un solo viaggio può non essere sufficiente a conoscerla a fondo. La città si sviluppa attorno alla cosiddetta Zona Coloniale, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Fu il punto di sbarco dei conquistadores e poi di coloni e affaristi; e il centro amministrativo dell’isola che ebbe come primo governatore il figlio di Cristoforo Colombo: Bartolomeo Colombo. Conserva edifici risalenti al Cinquecento tra i quali i primi uffici amministrativi spagnoli nelle Americhe. Punto di partenza della successiva conquista delle Americhe, Santo Domingo custodisce anche la più antica cattedrale della zona: la Catedral Primada de América. Il punto d’incontro degli abitanti della città è il vicino Parque Colòn, sempre brulicante di persone indaffarate e sorridenti. La città è popolata da circa tre milioni di abitanti tra i quali un gran numero di immigrati, soprattutto haitiani, arabi, asiatici e latino-americani. Un crogiolo di etnie che convivono pacificamente e particolarmente predisposte all’ospitalità e all’accoglienza.
Lingua
La lingua ufficiale è lo spagnolo che qui però viene parlato con varianti quali americanismi e arcaismi derivanti soprattutto dall’inglese. Molto parlato anche il creolo haitiano.
Religione
La religione più diffusa è il cattolicesimo, che viene praticato dai tre quarti della popolazione ma esiste anche una cospicua minoranza di evangelici per la forte presenza di immigrati appartenenti alla Nuova Chiesa Evangelica Riformata.
Sport
La Repubblica Dominicana, con la sua natura incontaminata, è il luogo ideale dove effettuare lunghe escursioni a piedi soprattutto nella zona degli Altipiani Centrali. Si prestano particolarmente bene al trekking anche i numerosi parchi nazionali disseminati su tutto il Paese. Quanto al surf le coste migliori per gli appassionati di questo sport sono, sicuramente, quella settentrionale e quella orientale, dove si formano le onde migliori: le mete preferite sono al largo di Sosùa, ma anche a Bahìa Samanà. Cabarete, sorta su un’enorme baia, è la località considerata tra le migliori al mondo per praticare windsurf. Il panorama è spettacolare come le spiagge e le barriere coralline che le circondano. Qui si danno appuntamento surfisti provenienti da ogni parte del mondo ed è possibile noleggiare l’attrezzatura e prendere lezioni di windsurf praticamente ovunque. La possibilità di effettuare immersioni rappresenta una delle attrattive maggiori dell’isola, tanto che molti alberghi prevedono una formula “tutto compreso” che comprende anche l’iscrizione ai corsi validi per ottenere il brevetto. La Romana, lungo la costa sud orientale dell’isola, è invece la destinazione del golf per eccellenza, con i suoi cinque splendidi percorsi nei quali si sfidano golfisti provenienti da tutto il mondo.
BAYAHIBE – BE LIVE CANOA – VERATOUR
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Fuso orario
Cinque ore indietro rispetto all’Italia.
Distanza dall’Italia
La Repubblica Dominicana dista dall’Italia circa dieci ore di volo.
Moneta
La moneta ufficiale è il Peso Dominicano, suddiviso in 100 centavos.